venerdì 12 novembre 2010

MORA-Super e Medicina Tradizionale Cinese

Circolazione energetica: Legge dei cinque elementi


programma 181: Intestino Tenue
programma 182: Vescica
programma 183: Triplice Riscaldatore, Sistema Endocrino
programma 184: Vescica Biliare
programma 185: Grosso Intestino
programma 186: Stomaco
programma 187: Cuore
programma 188: Rene
programma 189: Pericardio, Circolazione
programma 190: Fegato
programma 191: Polmone
programma 192: Milza / Pancreas

Questo programma consente di superare ed eliminare blocchi energetici che possono rimanere dopo aver effettuato gli altri percorsi terapeutici, senza aver risolto completamente il problema: si tratta di stabilire se, utilizzando i principi della Legge dei cinque elementi della Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.), si ha la possibilità di supportare o scaricare da un punto di vista energetico, il meridiano e gli organi accoppiati.
Nella M.T.C., l’uomo è posto tra il Cielo e la Terra che comunicano tra loro in maniera specifica.
Il Cielo si rivolge alla terra attraverso le Quattro Stagioni (flusso energetico con direzione CieloTerra), cicliche trasformazioni che avvengono ogni anno in Cielo ed in Terra[1].
La Terra, luogo dove accadono queste trasformazioni, risponde al Cielo attraverso i Cinque Elementi (flusso energetico TerraCielo); la sua attività è massima nel periodo compreso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Questo intervallo di tempo, diventa la Quinta Stagione, Fine Estate, posta al centro e a fondamento dello sviluppo dell’anno intero.
Ogni stagione è legata ad un elemento che la contraddistingue e, per analogia, ogni aspetto della realtà è inserito nei Cinque Elementi, dato che essi costituiscono e rappresentano la realtà.
I Cinque Elementi, in cinese Wu Xing, sono espressi come Cinque modi di procedere e governano l’Universo intero.


PRIMAVERA - LEGNO:
-       in armonia indicano l’inizio, il nascere, lo sviluppo. È il vento della vita, differenziata caratterizzata dall’elasticità e fluidità.
-       In disarmonia indicano l’eccesso di sviluppo, la tensione, la contrazione.

ESTATE – FUOCO:
-       in armonia indicano il calore, la luce, il nutrimento e l’unione.
-       In disarmonia indicano il bruciore, l’accecamento, il distacco ed il secco.

FINE ESTATE - TERRA:
-       in armonia indicano la trasformazione, la gravidanza e la gestazione.
-       In disarmonia indicano il ristagno, la produzione senza sviluppo.

AUTUNNO – METALLO:
-       in armonia indicano l’interiorizzazione, la concentrazione e consolidamento, il declino, la rigidità.
-       In disarmonia indicano l’introversione eccessiva, chiusura.

INVERNO – ACQUA:
-       in armonia indicano il freddo, il congelamento, il mantenimento della vita, l’antico ed il profondo.
-       In disarmonia è l’immobilizzazione per il freddo.



I Cinque Elementi sono in relazione tra loro attraverso alcune leggi.


Cicli fisiologici
Legge Madre-Figlio (Ciclo Sheng): ogni elemento genera quello che lo segue, essendone madre.
Legge Nonno-Nipote (Ciclo Ke): ogni elemento frena l’eccesso dell’elemento che segue il successivo.
Cicli patologici
Ciclo di generazione (Ciclo Sheng): ogni elemento in carenza può generare l’elemento successivo carente.
Ciclo di Aggressione (Ciclo Cheng) ogni elemento in eccesso può aggredire l’elemento che segue il successivo (nonno-nipote).
Ciclo di Rivolta (Ciclo Wu) ogni elemento in eccesso può ribellarsi all’elemento nonno.



 Nella comunicazione tra il Cielo e la Terra l’uomo è interposto e risente di questi flussi energetici   (CieloUomoTerra).
Sono le stesse energie che regolano la vita ed i flussi sia nell’Universo che nell’organismo vivente. I soffi che originano le stagioni, nel corpo formano la rete di canali energetici, a fondamento della vita dell’uomo stesso. Uomo e universo si corrispondono così come microcosmo e macrocosmo. Lungo gli arti, i soffi si distribuiscono secondo l’essenza delle stagioni che si susseguono, mentre nei cinque organi interni, i Soffi del Cielo rappresentano se stessi, in base all’essenza dei cinque pianeti del sistema solare (all’epoca conosciuti), sistema che si riflette in ogni organismo terrestre.
I Soffi Celesti, convergenti al momento del concepimento, esprimono il Cielo, attraverso la dialettica yin/yang. Al concepimento, i Soffi convergono dalle estremità, e formano il nuovo organismo, penetrandolo in direzione centripeta, dando luogo ai canali energetici che percorrono tutto l’organismo, portando vitalità agli organi ed ai visceri.
Nella comunicazione alternata Cielo Terra, l’energia percorre i canali energetici: quando i Soffi discendono prendono il nome di Celesti, al termine della discesa e risalendo prendono il nome di Terrestri che, risalendo si portano al Cielo, offrendo una rappresentazione della corrispondenza tra ciò che è in alto e ciò che è in basso.
I canali energetici o Meridiani lavorano in maniera accoppiata, in modo tale che l’energia sia sempre in movimento e si verifichi sempre la trasformazione yin/yang, mostrando una situazione di bipolarità: per tale motivo, è possibile effettuare una terapia non solo sul meridiano ed organi corrispondenti, ma anche sul meridiano accoppiato ed i relativi organi.
Inoltre, il Mora-Super, offre anche la possibilità di provvedere ad una catena terapeutica, consistente in quattro programmi in successione, consentendo un ripristino della circolazione energetica secondo la M.T.C.
Non deve essere trattato soltanto il meridiano che mostra un carico tossico, ma anche i meridiani a lui correlati in base alla Legge dei Cinque elementi.
Per poter impostare la terapia si deve trovare il meridiano che mostra un interessamento patologico maggiore e con il valore di E.A.V. più basso (comunque, può essere utilizzato anche un meridiano a valore più alto).
Per questi meridiani esistono 12 programmi fissi; si sceglie il programma relativo al meridiano con segni patologici e che si sviluppa in quattro fasi; ogni programma terapeutico impiega 8 minuti per lo svolgimento.
Il paziente è collegato con i due manipoli e la pedana; possono essere utilizzati elettrodi supplementari, quali, ad esempio, il doppio rullo o la sonda, per effettuare terapie locali. Possono, inoltre essere aggiunti secreti ed escreti.
I meridiani principali che controllano le funzioni base degli organi e le loro correlazioni sono il Vaso Governatore ed il Vaso Concezione

o   Fase 1:  viene misurata la situazione energetica del paziente per stabilire la polarità yin/yang ed impostare i due canali terapeutici. Successivamente sono trattati i due meridiani che si trovano posti in senso orario dopo il meridiano interessato e quelli partner.
o   Fase 2:   viene trattato il meridiano interessato e quello accoppiato, con impulsi rapidi e ritmo 4:1, in modo da attivarlo e reinserirlo nel sistema.
o   Fase 3: viene controllata la polarità del paziente e, in caso di non cambiamenti la terapia va ad interessare il meridiano che nell’orologio, in senso orario,  precede quello interessato ed il meridiano ad esso accoppiato.
o   Fase 4:   vengono trattati in successione oraria tutti i meridiani, saltando quello in condizioni patologiche, allo scopo di riequilibrare tutto il sistema yin/yang.

La terapia della circolazione energetica va effettuata dopo la Terapia di base, il Geo test, la misurazione E.A.V. e, poiché è adatta a rimuovere i blocchi energetici e a riattivare il flusso energetico generale, viene suggerito l’utilizzo di un elettrodo attivo in corrispondenza dell’organo corrispondente.


Tavola dei Cinque Elementi

Elementi
Legno
Fuoco
Terra
Metallo
acqua
Direzione
Est
Sud
Centro
Ovest
Nord
Stagione
Primavera
Estate
Fine estate
Autunno
Inverno
Clima
Vento
Calore
Umidità
Secchezza
Freddo
Colore
Verde
Rosso
Giallo
Bianco, Marrone
Nero, Blu
Sapore
Acido
Amaro
Dolce
Piccante
Salato
Odore
Rancido
Bruciato
Dolciastro
Acre
Putrido
Organo
Fegato
Cuore, Pericardio
Milza, Pancreas
Polmone
Rene
Viscere
Vescica biliare
Intestino Tenue,
Triplice riscaldatore
Stomaco
Grosso Intestino
Vescica
Tessuto 
Muscoli, Tendini
Vasi sanguigni
Connettivo
Pelle
Osso, Midollo
Secrezioni
Lacrime
Sudore
Saliva
Muco nasale
Bava
Troficità superficiale dell’organo
Unghie
Carnagione
Labbra
Peli
Capelli
Voce
Gridante
Ridente
Monotona
Singhiozzante
Gemente
Senso
Vista
Tatto
Gusto
Odorato
Udito
Carattere
Coraggio
Saggezza, Pietà
Riflessione
Precisione
Volontà
Emozione
Collera, Ira
Gioia
Rimuginamento
Tristezza
Paura
Attività fisiologica
Estroversione
Riscaldamento
Trasformazione
Introversione
Raffreddamento
Attività patologica
Tensione
Agitazione
Conflittualità
Depressione
Inazione
Pianeta 
Giove
Marte
Saturno
Venere
Mercurio






[1] Moiraghi, Carlo: Il Libro della Medicina Cinese.Fabbri Editore, Milano, 2000, pagg. 24-39.

giovedì 11 novembre 2010

MORA-Super e ODONTOIATRIA

 Dental Test

In campo odontoiatrico, l’apparecchio Mora-Super può essere utilizzato sia per verificare la presenza di correnti vagali, sia per valutare l’esistenza di focolai o focus odontogeni.
Le correnti elettriche sono presenti nel cavo orale se vengono utilizzati materiali conduttori nelle ricostruzione conservative, endodontiche protesiche, chirurgiche e nel corso di trattamenti ortodontici. Infatti, le correnti endorali esistono non solo in presenza di manufatti di tipo metallico, ma materiale conduttore può essere presente nel contesto dello spessore del manufatto stesso.
Si ritiene che le correnti debbano essere considerate fonte di disturbo energetico quando presentano valori di densità superiore a 3-5 mA e quando la differenza di potenziale superi il valore di 100 mV. Ciò sta significare soltanto che, normalmente, l’organismo riesce a compensare valori fino a quelli indicati, ma questa capacità di compensazione dipende dalle condizioni generali dell’organismo stesso e di quanto le sue capacità di autoregolazione.
Inoltre è la saliva a consentire la trasmissione di tali correnti elettriche da un manufatto all’altro. Condizioni locali, generali ed alimentari particolari, favoriscono la presenza di tali correnti.
A tal scopo si imposta il programma Dental Test e si collegano, attraverso gli elettrodi collegati in uscita, sia due ricostruzioni odontoiatriche, sia una ricostruzione e la mucosa orale.
È importante che tra una misurazione e l’altra, trascorrano almeno 10-15 secondi.
La presenza di ossidazioni sulla ricostruzione può impedire un contatto corretto: è preferibile rimuovere l’ossidazione, prima di misurare.


Focus odontogeni
Prima di verificare la presenza di focus, occorre fare delle valutazioni generali.
Innanzitutto occorre fare una valutazione preliminare delle condizioni intraorali e, poiché alcuni tipi di lesioni non sono visibili, se non con l’ausilio di una radiografia, sarebbe opportuno far portare al paziente un Rx ortopanoramica recente.
I due elettrodi odontoiatrici, utilizzati per testare contemporaneamente il dente da una parte e la zona parodontale dall’altra, sono collegati in MT-1, mentre il puntale per misurare i valori dei punti  sui meridiani e sui vasi, va collegata all’uscita EAP ed il paziente è collegato o con la pedana o con almeno un manipolo.

PATOLOGIE DENTALI O PARODONTALI:  selezionare un qualsiasi programma test (tranne Mora-Optima o Mora Mouse) e, con il paziente collegato all’apparecchiatura tramite un manipolo, testare il valore del punto Linfatico 2. Normalmente questo punto indica la situazione relativa ai mascellari, ma bisogna sempre tener presente che anche altri punti possono risultati alterati dalla condizione dentale. Un valore di Ly 2 molto basso, può indicare la presenza di un dente necrotico, mentre un valore alto può significare una infiammazione dento/parodontale.


PRESENZA DI INFIAMMAZIONE, NECROSI DENTALE: selezionando un qualsiasi programma per il test (tranne Mora-Optima o Mora Mouse), e modificando MT-1 in elettrodo positivo per il test (T+), con un manipolo collegato al paziente e posto in T-A, collegare i puntali odontoiatrici in MT-1. Mettere un puntale a contatto con il parodonto e con l’altro puntale, toccare il dente sospetto: se il valore riportato sul quadrante supera  50, significa che è presente un processo infiammatorio, mentre se il valore è inferiore a 50, allora il processo di necrosi dentale o è in corso oppure è già avvenuto.  


PRESENZA DI UN FOCUS ODONTO/PARODONTALE: si seleziona un programma di terapia unipolare (con filtro tolto e Ā possibilmente =7). Si seleziona il programma Optima o Mora-mouse, più agevoli. Premere F3 e cambiare MT-1 in elettrodo positivo per il test (T+) e porre i puntali su T-A e collegarli a MT-1 con il cavo. Controllare il cambiamento del valore Ly 2, mentre con i puntali si collegano corona e parodonto dei vari denti sospetti Se il valore patologico registrato su Ly 2 aumenta, indica la presenza di un focus sul dente testato. La presenza di collegamenti dente-organo provoca anche la variazione di valore registrato su altri punti, testimoniando l’azione a distanza del focus.


TESTARE LA TIPOLOGIA DEL FOCUS: per stabilire il tipo di focus, selezionare i nosodi in Med. Test. Se i valori dei punti, registrati precedentemente aumentano, indicano quale patologia  interessa il focus.


TEST DEI MATERIALI: la possibilità di testare i materiali odontoiatrici compatibili e non, è possibile con ELH Dental Program, nel quale sono riportati numerosi materiali di uso corrente (non sono presenti tutti i materiali d’uso attualmente), verificare se i materiali già presenti nel paziente sono causa di disturbo oppure consente di valutare quale materiale odontoiatrico potrebbe essere utilizzato, perché al momento compatibile con il paziente stesso.  


TERAPIA PER PATOLOGIE ODONTOIATRICHE: un trattamento odontoiatrico con il Mora-Super dovrebbe essere fatto a sostegno di trattamenti specifici e congrui da parte del dentista. Infatti, è possibile utilizzare il test come supporto diagnostico di patologia odontoiatrica, soprattutto quando esiste una sintomatologia non riferibile a segni evidenti anche radiografici. Inoltre le patologie specifiche ricevono un incredibile supporto con la terapia che segue il test dentale, perché invertendo le frequenze, si annullano quelle patologiche, similarmente a tutte le altre malattie. I sintomi da irritazione che compaiono in seguito ad un trattamento odontoiatrico possono essere trattati allo stesso modo. Anche il trattamento ortodontico riceve benefici dalla terapia Mora, in quanto si possono rilevare segnali di irritazione/infiammazione nel corso del trattamento. Se il paziente viene trattato prima di affrontare un intervento chirurgico, i segni che seguono l’intervento sono notevolmente ridotti e la guarigione avviene più rapidamente.

mercoledì 10 novembre 2010

MORA-Super: Nosodi


Nosodi: diagnosi e terapiA

 terapia 153: terapia All. in Ā + terapia di base
 terapia 154: terapia All. in Ā

Nosode
La potenzialità terapeutiche del Mora-Super si evidenziano anche nel trattamento delle patologie. A differenza delle altre terapie, l’opportunità di invertire il segnale letto, piuttosto che somministrarlo anche in diluizione maggiore, offre all’organismo la possibilità di superare le patologie senza manifestare i segni “negativi” della guarigione che dipendono, in reatà, dall’aver amplificato un segnale, invece che cancellarlo.
Occorre, quindi, valutare in maniera opportuna quali e quanti nosodi inserire nel trattamento, in relazione alle condizioni reali del paziente e ripetere il trattamento fino a che  non si nota la scomparsa di una risposta al test specifico.
Attraverso il Med. Test si hanno potenzialità diagnostiche e terapeutiche notevoli.
Si possono, infatti, testare rimedi e nosodi modificando il segnale corrispondente alla diluizione.
Le oscillazioni passano attraverso l’apparecchio, fintanto che la finestra di Med. Test è visibile. Sul quadrante è possibile  constatare sia il valore di E.A.V. misurato, sia l’aggiustamento automatico della sensibilità, sia la diluizione che stiamo testando.
In Mt-1 entrano i rimedi che vanno testati, selezionando la diluizione alla quale il paziente risponde.
Tutte le frequenze dei rimedi selezionati possono essere trasferite in MT-2 per la produzione di gocce.
Avendo la caratteristica di essere rappresentati da segnali di tipo patologico, tutti i nosodi vanno trattati in Ā, in modo da cancellare il segnale di disturbo, utilizzando il programma 154. 

martedì 9 novembre 2010

MORA-Super: Allergie


 test diagnostico e terapia
terapia 153: terapia di base + trattamento allergia
terapia 156: solo trattamento allergia

Il test per le allergie effettuato con un’apparecchiatura di biorisonanza, è un test che consente di evidenziare non solo quegli allergeni che hanno già dato luogo ad una risposta cellulo-mediata (allergia propriamente detta), ma anche quegli allergeni che determinano una risposta di tipo umorale (intolleranza), con la rimozione di segni patologici, non sempre correlati alla presenza di un allergene nell’organismo.
È, inoltre, importante considerare che l’aumento di “allergie” nel nostro tempo è correlato ad una situazione di irritazione intestinale continua, promossa non solo da un’alimentazione inappropriata, ma anche per la presenza di sostanze tossiche negli alimenti e nelle bevande, per la conduzione di una vita sottoposta a stress continuo, per un eccesso di stimolazione esterna.
È possibile rilevare dall’anamnesi del paziente e dal test di E.A.V. la presenza di segnali di una “allergia”. La sintomatologia riferita dal paziente ed i valori registrati sui diversi punti di elettroagopuntura potrebbero anche indicare quale tipo di sostanza/e sono le potenziali cause di tali segni.
Una delle condizioni più importanti, quando si imposta una terapia di biorisonanza è il non avere convinzioni preconcette, né sulle cause della sintomatologia e della patologia del paziente, né, tantomeno, sulla eventuale terapia, in quanto proprio con questo tipo di test e di trattamento possono essere evidenziate cause e concause a prima vista non opportune, ma ad un esame anamnestico più accurato, certamente evidenziabili.
Anche nel caso delle allergie si è in presenza di informazioni elettromagnetiche che disturbano i meccanismi di regolazione del paziente.
L’apparecchio, lette le frequenze, restituisce con il programma adatto, la stessa informazione invertita specularmente, usando Ā, restituendo al  paziente, l’informazione invertita. L’informazione di disturbo patologico del paziente viene cancellata, riequilibrando i parametri precedentemente registrati.
A differenza di qualsiasi altra terapia, quella effettuata con il Mora-Super, mostra dei vantaggi, in quanto utilizzando le frequenze patogene del paziente, precedentemente registrate, le restituisce invertite, sottraendo frequenze al paziente stesso, per l’interferenza di segnale provocata, migliorando  in tempi brevi le condizioni del paziente.
Gli allergeni che più frequentemente sono rilevati sono: il latte, lo zucchero, il frumento, la segale, l’albume, il lievito, chiari segnali di una disbiosi intestinale. Gli allergeni principali sono inseriti in un pre-test e dovrebbero essere analizzati anche ad amplificazioni maggiori V=20, V=80, V=100, al fine di individuare carichi tossici maggiori. Terminato il test, si effettua la terapia con tutti gli allergeni trovati, impostando il programma specifico, a seconda se è stata fatta o no una terapia di base.
Nei programmi esiste anche la possibilità di preparare una terapia domiciliare, attraverso la trasmissione delle frequenze registrate ed invertite, poste in una soluzione idroalcoolica. Nel periodo tra una seduta e l’altra, il paziente potrà assumere le frequenze trasmesse nelle gocce, secondo una posologia variabile da 5 a 10 gocce, 3 volte al dì e, soprattutto si dovrà astenere dall’assunzione dei cibi segnalati dal test, per un periodo di almeno sei settimane e, comunque, fintanto che nei controlli successivi viene ancora segnalata una risposta d’interferenza. Nei casi acuti, la somministrazione può essere ripetuta più frequentemente, anche ogni ora.
Nel Mora-Super la terapia per le allergie è stata improntata su suggerimenti del Dr. Morell, il quale constatò la non necessità di sedute terapeutiche frequenti, se nella prima seduta, l’amplificazione del segnale registrato veniva progressivamente ridotta, a partire da quella massima.
Infatti, se dopo ogni ciclo di terapia si adatta l’ampiezza del segnale terapeutico alla nuova situazione dell’organismo, la cancellazione della frequenza relativa all’allergia, diventa più efficace e di maggiore durata. Il software inserito nel Mora-Super, inserisce automaticamente i tempi di amplificazione e di terapia con una progressione decrescente fino allo 0.
Attraverso la funzione bipolare sono attivati contemporaneamente i due canali di terapia.
Il canale I, di entrata (EIN) nella mano sinistra, con uscita (AUS) al piede destro, viene utilizzato per cancellare l’informazione allergizzante.
Il canale II, di entrata (EIN) nella mano destra, con uscita (AUS) al piede sinistro, utilizzato per trasmettere l’informazione armonica e, rafforzando il segnale, sostiene la struttura del paziente.
Possono essere identificati allergeni primari e secondari, segnali, cioè, meno potenti e quindi più difficilmente registrabili, ma responsabili de sintomatologia accessoria.
La terapia è indicati sia nei casi acuti, sia in quelli cronici. Se ci si trova in una situazione acuta e si assiste rapidamente alla remissione dei sintomi, significa che abbiamo soltanto rimosso la cause della sintomatologia ma che potremmo non rilevato ancora le cause effettive della patologia.
Nel test e trattamento delle allergie, il paziente è collegato attraverso i manipoli e la pedana.
Il programma terapeutico consiste di 3 fasi.
Le fasi 1 e 2 sono programmi bipolari, che effettuano una terapia criss-cross a livello corporeo. Nella prima fase, il Canale 1  (passa-basso) è usato per cancellare frequenze patologiche basse, mentre il Canale 2 (passa-alto) è usato per rinforzare le frequenze salutari alte. Nella seconda fase, la terapia viene invertita e le frequenze di salute basse vengono rinforzate attraverso il Canale 1, mentre quelle alte e patologiche, sono cancellate dal Canale 2.
 Inoltre, per trattare zone cutanee interessate da manifestazioni patologiche, si può utilizzare un elettrodo attivo, durante la fase 3 della terapia, unipolare e le gocce terapeutiche vengono prodotte solo in MT-2.
L’ALLERGY TEST andrebbe ripetuto dopo 4-6 settimane e l’assunzione della sostanza allergizzante va evitata finchè la risposta è presente al test.
Se scompare il segnale di variazione del punto in relazione all’allergene, allora dovrebbe essere utilizzato il Med. Test per valutare a quale diluizione corrisponde la variazione di valore, e controllare fino a che scompare la risposta in relazione alla diluizione D400 e, per ogni risposta del paziente, preparare le gocce con la diluizione testata.
Soltanto dopo che è scomparsa la risposta alla diluizione D400, si può procedere al test di provocazione, fatto attraverso la somministrazione di frequenza in A con amplificazione 7, per un tempo di 3 secondi e con il paziente collegato con i manipoli e la pedana e l’allergene posto in MT-1. dopo aver tolto l’allergene se rimisurando i valori, precedentemente in equilibrio, non si notano cambiamenti, allora il paziente può riprendere a mangiare l’alimento allontanato precedentemente, ma in piccole dosi, altrimenti la sospensione dovrà essere mantenuta, finchè si osserverà assenza di risposta al test di provocazione.
Occorre, però, sempre ricordare che l’Allergy test, deve essere preceduto dalla risoluzione delle geopatie, delle lesioni focali, dell’intossicazione da metalli pesanti, da un equilibrio acido-base nei tessuti. Inoltre, ogni allergia ha il suo legame con la psiche ed il test dovrebbe essere condotto, cerando di capire, insieme al paziente quali sono i suoi problemi ed aiutarlo ad affrontarli.
Caratteristiche tipiche del paziente allergico, infatti, sono la sua estrema sensibilità, l’aggressività non espressa e le problematiche inter-personali e relazionali.   

Gruppo I
Gruppo II
Gruppo III
Tratto gastro intestinale
Vie respiratorie
Cute
Alimenti
Colori alimentari
Conservanti
Farmaci
Polveri
Pollini
Inquinanti ambientali
Cementi
Cosmetici
Gioielli
Materiali odontoiatrici
Animali domestici
Cefalee
Gastralgie
Disturbi circolatori
Malessere
Ritenzione idrica
Alterazioni del ritmo
Raffreddori
Rinorrea
Dispnea
Cefalea
Congiuntiviti

Dermatiti
Eczemi
Prurito generale
Cefalee
Congiuntiviti


In realtà, la sintomatologia è talmente variabile che qualsiasi tipo di allergene può dare manifestazione clinica a carico di uno o più sistemi, in quanto la sintomatologia clinica risponde essenzialmente alle capacità di adattamento ed autoregolazione del paziente.

lunedì 8 novembre 2010

MORA-Super: Geopatie

terapia 150: terapia di base + terapia per Geopatie
terapia 151: solo terapia per Geopatie
 
Può accadere che, dopo aver effettuato una terapia di base, verificando i valori di E.A.V., si riscontri una situazione di non equilibrio: ciò significa che esistono interferenze ulteriori che influenzano lo stato energetico e di salute del paziente.
In base all’anamnesi del paziente e alla situazione riscontrata, è opportuno valutare se esistono effetti di interferenze di elettromagnetismo geopatico.
Un risentimento dell’organismo dell’elettromagnetismo sia naturale, terrestre, sia artificiale, provocato da antenne, apparecchiature elettriche, blocca e condiziona il risultato di qualsiasi terapia avendo, le frequenze elettromagnetiche subite, un effetto che supera le capacità di adattamento dell’organismo stesso.
È opportuno, comunque, considerata l’enorme quantità di interferenze elettromagnetiche alle quali siamo continuamente sottoposti, effettuare un test geopatico, con l’utilizzo del tester della rotazione, che funziona da antenna ricevente per il campo elettromagnetico del sangue prelevato.
Il tester, infatti, legge ed amplifica il segnale offerto dalla radiazione elettromagnetica delle particelle elementari del ferro ematico che mostra il senso di rotazione degli elettroni (spin).
Se il paziente subisce l’azione di uno stress geopatico, la rotazione del sangue è di tipo levogiro (LD), mentre normalmente è destrogiro  (RD).
Si preleva una goccia di sangue del paziente e la si rileva con una carta assorbente o con una garza, che viene messa nell’antenna a spire sinistrorse (LD in alto) nel tester di rotazione.
Si richiama il programma e si entra nel Geotest. Sarebbe opportuno amplificare il segnale rilevato, dal valore V=7 di base a valori V=20 oppure V=40 o utilizzare valori ancora maggiori, poiché, con l’impostazione di base V=7 i carichi tossici pesanti, a volte non vengono diagnosticati.
I circuiti del Mora-Super sono tali da consentire, una volta impostato il Geotest, di modificare, normalizzandola in destrogira, la rotazione patologica levogira del sangue del paziente, verificabile attraverso un nuovo test di E.A.V.
Se più di 5 punti mostrano un miglioramento dei valori registrati, allora si può dedurre che il paziente presenti uno stress geopatico.
Il non verificare la presenza di  Geopatie, impedisce la formulazione di una diagnosi accurata, poiché la presenza di tali interferenze alterando il funzionamento del circuito elettromagnetico dell’organismo, impedisce di valutare quali organi e sistemi presentino realmente uno stato patologico.
Fatto il test, se presente lo stress geopatico si procede alla terapia richiamando il programma 150, che ha anche una terapia di base oppure il programma 151, se la terapia di base è già stata effettuata. 

FATTORI DI RISCHIO PRINCIPALI, CORRELATI ALL’ELETTROSMOG

Sorgenti                                                                Disturbi 

Elettrodomestici
Impianti elettrici
Cabine di alto e basso voltaggio
Luci a fluorescenza ed alogene
Computers
Cellulari e ricetrasmittenti
Coperte elettriche
Riceventi per bambini

Cefalee
Disturbi del sonno
Depressione
Stanchezza
Difficoltà di concentrazione
Irritabilità
Disturbi cerebrali
Rischi gravidici
Disturbi del ritmo e della frequenza cardiaca
Disturbi visivi
Rischi di cancerogenicità
Disturbi a carico del sistema immunitario


    

domenica 7 novembre 2010

MORA-Super: Bioritmi


programma 109: pazienti in stato iper
programma 110: pazienti in stato ipo

Esistono dei ritmi vitali in base ai quali si svolge la nostra attività fisica, psichica e spirituale. Questi ritmi sono in relazione ai mutamenti che regolarmente avvengono in un continuo passaggio da fasi in cui l’attività aumenta fino all’apogeo e successivamente diminuisce verso un ipogeo, da cui risale per una fase attiva successiva.
I Dott.ri W. Fliess (Università di Berlino) e H. Swoboda (Università di Vienna), all’inizio dello scorso secolo hanno distinto due bioritmi principali, studiando pazienti sani e malati: il ritmo fisico di 23 giorni ed il ritmo spirituale di 28 giorni.
Il Dr. F. Feltscher (Università di Innsbruck) ed il Dr. R. Hersey, separatamente, alla fine degli anni ’20, scoprirono il ritmo intellettuale di 33 giorni, da altri autori indicato come ritmo “emotivo”.
Altri studi fatti sui bioritmi vennero raccolti dalla Foundation for the Study of Cycles, con sede a New York.
Il risultato di tutte queste ricerche, può essere sintetizzato nella seguente espressione: tutti gli individui a sangue caldo, sono soggetti, con estrema regolarità a tre ritmi di vita, che influenzano notevolmente le capacità, le prestazioni, la resistenza ed il presentimento.
Questi ritmi sono presenti dalla data esatta di nascita, con parziale eccezione in soggetti nati nello stesso giorno e  nel medesimo anno.
Fliess e Swoboda, inoltre, scoprirono che il ritmo prevalentemente fisico di 23 giorni, indicato come maschile e quello prevalentemente spirituale, femminile, sono presenti in entrambi i sessi e si manifestano con sintomi analoghi.
Il punto d’inizio di questi ritmi è rappresentato dalla data di nascita, in quanto la nascita provoca un tale shock da spostare il valore al punto 0, considerando che nel periodo di gestazione i bioritmi del bambino potrebbero coincidere con quelli della madre.
Il decorso delle malattie, la capacità di offrire prestazioni sportive in alcuni momenti, sono alcuni esempi di accadimenti periodici.
Ognuno di questi cicli è composto di due fasi: una prima fase positiva ed una seconda negativa, rappresentati da un decorso ondulatorio regolare, i cui momenti critici, corrispondono nei punti nodali, di intersezione delle onde di potenziale con la linea O, orizzontale, cioè, nel passaggio da una fase all’altra.
-       RITMO FISICO o maschile: si svolge in un periodo di 23 giorni, di cui la prima metà (di 11 giorni e ½ ) rappresenta la fase positiva e la seconda metà (di 11 giorni e ½ ) che indica la fase negativa. Nella prima fase positiva, la capacità fisica è al massimo, mentre nella seconda fase le prestazioni raggiungono il minimo, con un momento critico al centro della fase stessa. In questo ritmo sono compresi anche la determinazione, la capacità di prendere l’iniziativa, il coraggio, la fiducia in se stessi ed il desiderio di fare: queste caratteristiche sono presenti e determinanti nella prima fase positiva, mentre in quella negativa, diminuiscono. Inoltre, la limitazione del proprio esercizio nella fase negativa, consentirà prestazioni maggiori in quella successiva, positiva. Tale principio è valido per tutti e tre i ritmi.
-       RITMO SPIRITUALE, PSICOLOGICO o femminile: si svolge in 28 giorni in cui i primi 14 giorni rappresentano la fase positiva ed i successivi 14 giorni, quella negativa. Nella prima fase la capacità intellettiva raggiunge il suo acme tra il 7° e  8° giorno; segue una fase di transizione, che arriva la punto minimo tra il 21° ed il 22° giorno. Associati a questo ritmo sono l’umore, la creatività, l’intuizione, la fiducia in se stessi, la resistenza e la tenacia mentale. L’influenza reciproca tra fisico e spirito, studiata con la psicosomatica, è presente nell’alternarsi dei ritmi. Per valutare la disposizione dell’individuo in un determinato periodo, vanno presi in considerazione almeno due ritmi, proprio per l’influenza che l’uno esercita sull’altro ritmo.
La fase positiva del ritmo spirituale è importante nella considerazione degli sforzi straordinari: in questo periodo, infatti, aumenta non solo la resistenza alle influenze psichiche e alle tensioni, ma aumenta anche la capacità di percezione e di intuizione.
-       RITMO INTELLETTIVO o emotivo: ha una durata di 33 giorni, durante i quali si evidenzia la periodicità di caratteristiche quali: la perspicacia, la reattività, la concentrazione, in maniera attiva durante la prima fase positiva e decrescente nella seconda fase negativa.
I giorni critici, rappresentati dai punti nodali, d’intersezione, sono momenti in cui è più facile commettere errori, diminuisce la capacità di concentrazione la resistenza ed aumenta l’irritabilità. Accade anche che gli incidenti corrispondano a questi momenti critici, che possono passare inosservati nel caso in cui non siano richiesti sforzi eccessivi.
Conoscere il momento critico, significa anche utilizzarlo a proprio favore, determinando le scelte opportune nel momento giusto.
Osservare la ciclicità dei nostri ritmi ed intervenire su di essi, non è un lusso superfluo, ma rappresenta una necessità per proteggere la salute fisica e psichica.
Il modo migliore per mantenere una condizione di salute, quindi, è prestare attenzione alle fasi negative del ritmo fisico e spirituale, soprattutto quando coincidono e non esiste compenso, considerandoli, invece,  come momento rigenerativo.
La persona malata e convalescente, nei momenti critici sono maggiormente esposti alle patologie, rispetto ad una persona sana: in quei giorni sarà, quindi, meglio evitare eccessi. Infatti, il recupero nella fase negativa (e soprattutto quando coincidono quelle dei ritmi fisico e spirituale), l’effetto dei medicinali sarà maggiore, in quanto momento di assimilazione, mentre le fasi positive andrebbero utilizzate per trattamenti più energici, quali radiazioni, interventi chirurgici, etc.
L’organismo, pertanto, si presta ad essere paragonato ad un accumulatore: migliori sono le opportunità per ricaricarsi e rigenerarsi, maggiori saranno le prestazioni e le capacità di produrre energia. Il credito vitale va distribuito in maniera razionale, al fine di evitare deficit energetici e ridurre, così, la capacità vitale.
La terapia del bioritmo è una delle terapie di base proposta dal Dr. Volkmer e viene impostata in base alla data di nascita del paziente e studia ed interferisce nel bioritmo del paziente, nel giorno della terapia. Vengono, cioè, amplificati i segnali delle unità terapeutiche in relazione all’andamento individuale del bioritmo.
Il termine bioritmo, indica quel ritmo energetico che ci accompagna già dalla nascita e presente tre fasi differenziate ad andamento sinusoidale. Il massimo della fase positiva si verifica dopo ¼ del periodo. Dopo un ulteriore ¼, si raggiunge la fase 0 e nei 2/4 successivi si percorre la fase negativa con il picco a 3/4.
I tre ritmi indicanti ciascuno un’attività diversa, sono così indicati:

P    ritmo fisico
        Rappresenta la capacità vitale, la forza, l’energia e dura 23 giorni.
S    ritmo psico-emotivo
        Rappresenta la sensibilità emotiva e dura 28 giorni.
I     ritmo intellettivo   
        Rappresenta la capacità intellettiva, la creatività la capacità a svolgere un lavoro mentale e dura 33 giorni.

Dopo aver richiamato il programma ed inserita la data di nascita del paziente, si può osservare un grafico rappresentate l’attività del bioritmo. Esiste, inoltre, la possibilità di inserire la data di nascita del partner per confrontare i due grafici e constatare le oscillazioni conflittuali periodiche.
A seconda delle condizioni rilevate viene scelto il programma 109 con i tasti F5 hyper, se il paziente è in situazione ipo ed il programma 110, con *F5 hypo, se il paziente è in condizioni iper.
In questa terapia si utilizzano le escrezioni e le secrezioni del paziente ed il programma procede come per la terapia di base standard, che inizia prima con la lettura dei quadranti, per valutare le condizioni yin –yang del paziente e, scelto automaticamente il valore passa-banda inizia la terapia di preparazione alla quale segue la rimisurazione dei quadranti per ridefinire la polarità e, successivamente, nella seconda fase inizia la terapia impostata sul bioritmo del paziente con le relative alte e basse potenze.
Per l’impostazione individuale si usano i ritmi P, per il canale I (yang), con bassa potenza ed amplificazione da 100 a 10.000 Hz.
I ritmi S, per il canale II, (yin), con alta potenza ed amplificazione da 1.000 a 100.000 Hz.
Per la terapia, sono utilizzate le frequenze disarmoniche.
Quando non è chiara la reattività del paziente, è preferibile utilizzare il programma iper, poiché le amplificazione di segnale sono minori e quindi le reazioni del paziente sono minimizzate.

sabato 6 novembre 2010

MORA-Super: Terapie di base

Le terapie di Base, sono terapie che debbono essere effettuate all’inizio di ogni seduta terapeutica, in quanto consentono una corretta “lettura” energetica del paziente. Esse possono essere impostate nel Mora-Super utilizzando le informazioni del paziente, trasmesse anche utilizzando le sue secrezioni ed escrezioni e funzionando come un “autovaccino”.
Tali fluidi possono rappresentare le condizioni patologiche dei vari organi e la terapia che viene effettuata utilizzandoli, è un auto-iso-terapia.  che vengono definite WITHIN del paziente, rappresentate dalle informazioni rilevate attraverso gli elettrodi mani – piedi con i quali è collegato alla macchina, ed informazioni che vengono chiamate WITHOUT e rappresentate dalle secrezioni, dalle escrezioni, dai rimedi omeopatici, inseriti nel pozzetto MT-1 e MT-2, nella terapia bipolar
La terapia di base, viene pertanto suddivisa in più fasi.
Durante la prima fase di preparazione, prima effettua una lettura della conduttanza dei quadranti, per assegnare i canali di terapia. Subito dopo la lettura il Mora-Super definisce ed impiega solo una piccola banda di frequenze emesse dal paziente, l’ampiezza della quale, deve essere almeno una ottava della frequenza media (passabanda). Se il passabanda è variabile, viene fatto scorrere su un’ampia banda di frequenze emesse dal paziente: in questo passaggio vengono sciolti i legami molecolari dei metalli pesanti, presenti nel mesenchima e nel tessuto adiposo più profondo. Gli impulsi inviati al paziente sono di tipo sincronizzato e ciclico. Lo scopo di questa fase preparatoria è quello di ottenere un segnale di uscita efficace ed un aumento della capacità di autoregolazione.
Nella seconda parte, si effettua la fase di terapia, parte principale della terapia di base. Essa viene applicata in modo automatico, utilizzando le alte (HP) e le basse potenze elettroniche (LP), che indirizzano il processo di autoregolazione del paziente, seguendo le leggi dell’omeopatia.
Per le condizioni acute, entra in funzione il canale di terapia II, situazione yang del paziente e sono usate le potenze elettroniche alte (HP), a partire da 1000Hz (cicli per sec.), con bassa amplificazione e durata breve di trattamento.
Per le condizioni croniche, entra in funzione il canale di terapia I, polarità yin del paziente e sono utilizzate le basse potenze elettroniche, fino a 1000Hz, con forte amplificazione ed una lunga durata di trattamento.
Tra una fase e l’altra del trattamento viene effettuata una seconda misurazione della conduttanza dei quadranti, per l’assegnazione dei canali di terapia. Spesso si riscontra un cambiamento della polarizzazione tra la prima e la seconda lettura, dimostrando quanto sia importante effettuare il trattamento solo dopo una diagnosi energetica corretta. Entrambi i canali vengono usati per trattare le condizioni yin-yang del paziente.
Generalmente una terapia di base riequilibra il 90% dei punti di agopuntura del paziente. I punti restanti vanno riequilibrati attraverso un test di E.A.V.




                           104: T.B. per bambini fino a 7 anni
                           105: T.B. per bambini da 7 a 14 anni
                                 109: T.B. bioritmo per pazienti in stato iper
                                 110: T.B. bioritmo per pazienti in stato ipo
                                 111: terapia di preparazione nei casi di bassa conduttanza
                           112: T.B. per adulti con stato energetico normale
                           113: T.B. per adulti in stato yang
                           114: T.B. per adulti in stato yin
                           150: T.B. in geopatie + trattamento