martedì 26 ottobre 2010

Elettroagopuntura e Medicina di Biorisonanza



Lo studio dell’uomo sotto l’aspetto biofisico, dei suoi campi elettromagnetici, mediante la bioelettronica e la biorisonanza, ci permette una conoscenza di esso dove non possono arrivare le altre tecniche o discipline. La bioelettronica e la biorisonanza possono essere utilizzate sia nella ricerca sullo stato funzionale dell’organismo in esame che nella individuazione degli eventuali e vari elementi che possono averlo destabilizzato.

Dall’integrazione di tali tecniche con quelle attuali possiamo formulare una diagnostica altrimenti non raggiungibile, una vera <Clinica Ontologica> ed instaurare la migliore terapia adatta al caso in esame”.[1]
L’Elettroagopuntura[2] e la Medicina di Biorisonanza, sono metodiche diagnostiche elettroniche che consentono di misurare le differenze di potenziale e la resistività elettrica cutanea con test ripetibili ed affidabili.
Tali discipline hanno basi teoriche mutuate sia dalla Medicina Tradizionale Cinese, sia dalle conoscenze sperimentali effettuate negli anni 50 dal Dr. Voll, attraverso l’utilizzo di rimedi in preparazione omeopatica ed omotossicologica.
L’Elettroagopuntura secondo Voll rappresenta una metodologia attraverso cui si possono rilevare le condizioni attuali del paziente, analizzare ed interpretare la catena causale che ha determinato la sua patologia specifica.
Il sistema operativo consiste nel misurare, attraverso un puntale metallico,  il valore della resistenza elettrica cutanea su alcuni punti di Agopuntura Cinese, distribuiti lungo i Meridiani e sui punti trovati dal Dr. Voll lungo i Vasi, funzionalmente analoghi ai meridiani stessi.
Nel test generale di E.A.V., si crea un circuito macchina-paziente, attraverso un manipolo di metallo, mentre l’operatore misura, con un puntale applicato sul punto di ago/elettroagopuntura, lo stato energetico del paziente stesso.
Il valore trovato appare su un quadrante di riferimento ed indica il valore elettrico misurato; questo riflette le condizioni energetiche del meridiano e del vaso e del/degli organi associati al meridiano o al vaso, corrispondenti a quel punto.
Il valore standard 50 indica una situazione corrispondente a condizioni generali di normalità, segnala uno stato di equilibrio; valori superiori a 50, indicano la presenza di un processo reattivo, infiammatorio in atto; valori inferiori a 50, significano la presenza di una condizione di diminuzione energetica, di degenerazione, tanto più seria quanto più basso è il valore.
Inoltre, misurando il punto, se il valore registrato può rimanere costante o tendere a diminuire: in questo caso si tratta della “caduta dell’indice” che sta ad indicare che il meridiano, l’organo o gli organi associati al punto si trovano in una condizione energetica di deficit, in quanto non riescono a mantenere la stimolazione elettrica che avviene con la misurazione.
La capacità di un meridiano e di un vaso di assorbire una carica elettrica fornita dal puntale nel corso della misurazione, è in funzione della cronicità di una patologia: i pazienti con patologie lievi mostrano una “caduta dell’indice” più lenta, mentre persone con patologie ad andamento cronico mostrano una velocità di caduta maggiore, in relazione alla capacità di adattamento e quindi di reattività dell’organismo.
Il test effettuato attraverso la metodologia dell’Elettroagopuntura secondo Voll consente non solo di individuare le cause che determinano la disfunzione energetica,  ma anche quelli che possono essere i rimedi possibili.
Il principio di risonanza è alla base del funzionamento di tali apparecchiature: le molecole e gli atomi che costituiscono un organismo hanno precise frequenze di risonanza e sono eccitati solo da energie con particolari caratteristiche vibratorie. 
Risonanza è ciò che accade quando due oscillazioni di frequenza simile interferiscono ed il risultato dell’oscillazione è maggiore dell’ampiezza di ciascuna delle frequenze originali.
Interferenza è ciò che accade quando due oscillazioni di frequenza diversa interferiscono, creando una frequenza di oscillazione più bassa.
La risonanza biologica è un fenomeno ubiquitario in natura e si manifesta in forme diverse ogni volta che “un sistema fisico, di qualunque natura sia, è caratterizzato da una grandezza capace di oscillare liberamente con una frequenza propria e viene sottoposto dall’esterno a una causa che tende a far variare quella grandezza con la stessa frequenza”.[3]
Per poter passare da un’orbita a quella successiva, l’elettrone appartenente ad un atomo deve ricevere un certo quantitativo di energia con caratteristiche precise di frequenza; nel percorso inverso, di rientro, l’elettrone emetterà lo stesso quantitativo di energia. Questo tipo di frequenza è ciò che viene definito come frequenza di risonanza, principio alla base del funzionamento di tutte le apparecchiature di Risonanza Magnetica ed Elettromagnetica.
Le frequenze specifiche di risonanza eccitano solo atomi e molecole con frequenze specifiche.
Tutti gli esseri viventi sono e rappresentano un scambio di energia permanente con l’ambiente esterno; essi si trovano in continua presenza di campi elettromagnetici, che non sempre risultano essere dannosi per lo sviluppo e la crescita dell’organismo stesso.
La malattia nella accezione energetica, è vista come uno squilibrio dell’unità  dell’organismo ed il corpo risuona con la frequenza elettromagnetica dominante. Lo stato di malattia è rappresentato da “uno squilibrio energetico con presenza di frequenze anomale da rapportare alle influenze delle noxe e fattori vari che hanno determinato la rottura dell’equilibrio armonico frequenziale dello stato di salute[4]
Nonostante il livello energetico dell’organismo cambi in continuazione, in realtà la frequenza totale riscontrabile, è data dall’espressione delle frequenze elettromagnetiche dell’uomo in toto, costituito da corpo, mente e spirito, comprendente sia le frequenze espresse dall’attività metabolica cellulare, sia dalle correnti elettromagnetiche che si distribuiscono lungo il percorso dei meridiani e dei vasi.
Lo stato di salute, pertanto, sarà dato dall’armonia tra le funzioni degli organi, dei tessuti, della persona nella sua globalità e mantenuta da frequenze elettromagnetiche ordinate e coerenti.[5]
La malattia, allora, è la manifestazione dell’interazione tra i fattori interni di difesa ed i fattori esterni, sia nocivi e non; per mantenere uno stato di equilibrio permanente, l’organismo, nella sua totalità, deve comportarsi come un sistema aperto.[6]
Il test e la terapia di biorisonanza, effettuati con apparecchiature tipo MORA devono essere considerati in un contesto biocibernetico, in cui l’organismo necessita di frequenze elettromagnetiche per poter recuperare una condizione di salute, espressione di armonia.
La frequenza somministrata diventa, allora, uno strumento terapeutico attraverso il quale il paziente si trova a cambiare istante per istante, le sue condizioni. Per tale motivo occorre sempre un’attenta anamnesi, sia fisica, sia psicologica del paziente, per poter valutare fino a che punto ci si può spingere nella ricerca delle concause che hanno determinato la situazione attuale.


[1] Grieco U.: L’uomo Bioelettromagnetico. Clinica Ontologica e Farmacoelettrodinamica. La medicina del terzo millennio. Guna Editore, 2003, Milano, pag. 16.
[2] Lencioni R.: Compendio di Elettroagopuntura secondo Voll. Guna Editore, Milano,1994.
Bechtloff F.: EAV Elettroagopuntura secondo Voll. Rappresentazione per argomenti. Guna Editore, Milano, 1996.
[3] Grieco U.: op. cit., pag. 18.
[4] Grieco U.: op. cit., pag. 20.
[5] Gallo M.L.: op.cit., pag. 36.
[6] Gerber R.: Medicina Vibrazionale. Nuove scelte di Cura e di Guarigione. Edizioni Lampis, Lampis Research Institute, Zogno (BG), Italy, 1998, pagg. 151- 168.

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